Assemblea di Trudovaja Rossija

11-12-11

Invitato da Sergej En’shin, un rappresentate della sezione giovanile del partito Trudovaja Rossija (Russia Operaia), ho assistito a un’assemblea del partito.  Trudovaja Rossija  è stata un partito importante nei primi anni novanta, quando si sgretolò l’unione sovietica. Le manifestazioni organizzate da Viktor Anpilov, il leader del partito, arrivarono a contare anche mezzo milione di manifestanti. Con gli anni però  Trudovaja Rossija  fu relegata in un ruolo di secondo piano nella scena politica russa, rimanendo comunque attiva tra i movimenti extraparlamentari.

L’assemblea era tenuta in una specie di cantina di un condominio, nel quartier generale del partito. Sulle pareti erano appesi vecchi manifesti elettorali con il volto di Anpilov, di Lenin, Stalin e Che Guevara. Nella stanza dove si teneva l’assemblea c’era anche un grosso mezzobusto in pietra di Lenin. Anpilov presiedeva l’assemblea, seduto ad un tavolo dietro al quale campeggiava una grossa bandiera dell’URSS.


A parte piccole faccende organizzative interne al partito, all’assemblea si parlò principalmente della manifestazione del giorno prima, il 10 dicembre, e su come  Trudovaja Rossija  si sarebbe mossa nei giorni successivi:

È cominciato a sorgere il problema del dopo-protesta:  Anpilov afferma che protestare contro Putin è giusto, ma è troppo facile senza presentare un’alternativa, e finora l’opposizione non ha presentato unitariamente un candidato per le presidenziali di marzo è non c’è uno straccio di un programma che possa mettere d’accordo tutti.  Trudovaja Rossija  è pronta a sostenere un eventuale candidato dell’opposizione, ma questo appoggio non sarà gratuito: i militanti di TR sentono di aver favorito altri movimenti e partiti in varie occasioni e di non averne ricevuto niente in cambio.
Se la scelta del candidato da sostenere dovesse ricadere su Zjuganov, come è più probabile che sia, da alcuni militanti è sorta la proposta di scambiare la propaganda con qualche seggio in parlamento nelle file del KPRF.

Anpilov ha poi commentato il fatto molto grave avvenuto durante la manifestazione del giorno prima. Ai rappresentanti di TR, come del Fronte di Sinistra, non è stato permesso di intervenire sul palco. Il sospetto è che ci siano stati degli accordi tra i liberali, che stanno prendendo la testa delle proteste, e le autorità. La cosa assurda è stata che una grossa parte dei partecipanti alla manifestazione erano chiaramente sostenitori dei movimenti di sinistra. Molto probabilmente questa situazione non si sbloccherà e ai rappresentanti di  TR  non sarà permesso di parlare neanche durante la prossima manifestazione del 24 dicembre.
Anpilov ha indicato quindi la strategia da seguire: è chiaro che tirarsi fuori dal movimento di protesta equivarrebbe a un suicidio politico. Per questo motivo è importante partecipare, ma sarà necessario risultare riconoscibili nella folla e attirarne l’attenzione. Al posto del nastro bianco, simbolo della protesta, Trudovaja Rossija opporrà il nastro rosso, e verrà effettuato un massiccio volantinaggio tra la folla.  TR  non accetterà più la depoliticizzazione del movimento.

L’assemblea ha poi rimandato a un incontro successivo la discussione su altre possibili iniziative da portare avanti.

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